L’asilo nido: un’esperienza di crescita

Asilo nido SI, asilo nido NO…

Questo è il grande dilemma che “assilla” ogni genitore nel momento in cui deve ripensare a come organizzare la vita familiare con un nuovo arrivato. La scelta o meno di iscrivere il proprio figlio al nido dipende da molteplici fattori, del tutto personali e del tutto legittimi.

Proviamo, quindi, a riflettere, non tanto sui singoli punti di vista e sostenere i pro o i contro su tale argomento, ma sul significato che tale esperienza può avere sullo sviluppo individuale e sociale del bambino. L’asilo nido rappresenta la prima vera esperienza di socializzazione e di separazione dalle cure primarie.

Ciò, inevitabilmente, suscita nei genitori mille domande, dubbi, ansie, sensi di colpa che rendono la decisone complicata e spinosa. Sia da piccoli così da grandi, un genitore non è mai pronto per separarsi dal proprio figlio, ancora di più quando si tratta di decidere nei primi tre anni di vita. La vera domanda non è “Lo mandiamo al nido, si o no?” ma “Saremo pronti per lasciarlo andare?”

 

La capacità di separarsi è un processo evolutivo necessario affinché si formi l’individuo adulto. Noi genitori, abbiamo il compito di creare le condizioni migliori affinché la separazione, che in questo contesto è l’inserimento al nido, sia vissuta non come un trauma ma come un evolversi naturale dell’essere nel mondo, come qualcosa di bello e positivo. Non si è un cattivo genitore se si decide di mandare il proprio figlio all’asilo. Gli si sta offrendo un’occasione educativa e di crescita fondamentale per l’acquisizione di competenze e abilità sociali, per il formarsi della consapevolezza dei ruoli sociali e del proprio posto tra i pari.

 

Quando un bambino viene al mondo le sue relazioni sociali si riconducono in primis all’esperienza del bisogno. Il pianto rappresenta il primo modo con cui il bambino inizia ad instaurare la relazione con il mondo che lo circonda. Piange perchè ha fame, piange perchè ha sonno, piange perchè desidera ottenere qualcosa. A ciò risponde la così detta “sintonizzazione emotiva” dell’altro, che in principio si incarna nella figura materna o in chi, per svariati motivi, entra in relazione con il bambino. E’ una comunicazione che si colora dell’affetto e della comprensione reciproca, permettendo così al bambino, di sviluppare quella sicurezza di base che gli consentirà poi di andare alla ricerca di nuove esperienze e di nuove conoscenze. E’ però un esperienza caratterizzata da una condizione di dipendenza.

 

Con l’ingresso al nido, per il bambino, può iniziare una nuova avventura.
Un mondo nuovo da scoprire, nuove regole da imparare, nuove figure con cui iniziare a sviluppare le proprie competenze sociali, come:

 

• saper comunicare

• saper distribuire la leadership

• saper gestire i conflitti

• saper risolvere i problemi

• saper prendere decisioni

 

L’ingresso all’asilo è il momento che segna il passaggio dell’individuo dalla “socializzazione primaria” alla “socializzazione secondaria”: fare ingresso in una cerchia sociale più ampia e strutturata , permette, per le prima volta, al bambino di sperimentare il concetto di gruppo e di appartenenza al gruppo. E’ un momento complesso, per certi versi complicato, che ha bisogno di un sostegno e un gran incoraggiamento. Il bambino deve essere sicuro che il suo incuriosirsi ad un mondo diverso da quello familiare, sia anche, per chi lo circonda, un’esperienza altrettanto bella e priva di angoscia. Non dobbiamo provare sconforto o dolore se durante l’inserimento il bambino tentenna, piange, non trova da subito il modo per entrare in relazione. Ogni bambino ha i propri tempi, così come ogni processo di separazione. E’ importante prendersi del tempo, farsi vedere sereni, essere partecipi di questa nuova esperienza e saper fare un passo indietro per affidarlo nelle mani e alle cure delle educatrici. Frequentare il nido rappresenta un percorso affascinante e ricco di bellissime sorprese, tanto da stupire anche noi adulti nel vedere i progressi di ogni giorno.

Avere fiducia e gestire le proprie angosce sono la chiave per favorire l’inserimento al nido e sostenere il processo di socializzazione e crescita del proprio bambino.

 

Lo staff QBABY